Vendita rete elettrica di Fs a Terna, Massetti (Confartigianato): danno per consumatori e imprese

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Nel 2015 piccole imprese e famiglie rischiano di non vedere i 700 milioni di risparmi sul costo dell’energia elettrica previsti dal decreto taglia-bollette. L’allarme arriva dal presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia Eugenio Massetti. “Ad annullare i benefici per i consumatori – precisa Massetti – è l’effetto di una norma della legge di Stabilità, relativo alla cessione della rete elettrica delle Ferrovie dello Stato a Terna. Un affare da circa 1 miliardo di euro. Tale è il valore della rete elettrica delle Fs che, in questi anni, è stata in gran parte finanziata con contributi pubblici, quindi con le tasse dei cittadini. Ora questo miliardo, oltre a 100 milioni per interventi di manutenzione della rete, Terna li potrà recuperare, guarda caso, proprio con aumenti delle tariffe dell’energia elettrica. Un’operazione a costo zero, anzi, vantaggiosa per Fs e Terna, ma che potrebbe gravare su cittadini e imprese che pagheranno due volte”. “Con le norme ‘tagliabollette’ del Decreto competitività – conclude Massetti – ci aspettavamo un’inversione di tendenza nelle politiche sul costo dell’energia che pesa soprattutto sulle piccole imprese, costrette a pagare già il 30% in più rispetto alla media europea, invece, sembra continuare un comportamento contraddittorio da parte del Governo: con una mano dà, con l’altra prende dalle tasche degli imprenditori e dei cittadini con operazioni di finanza pubblica che fanno il gioco delle tre carte. E in questo caso, dall’operazione Fs-Terna, gli unici a rimetterci sarebbero, ancora una volta, proprio i consumatori”.

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1 COMMENT

  1. Massetti non ricorda forse che nel Consiglio di Amministrazione di Terna Spa siede come indipendente (non sorridete, per cortesia) il nostro brescianissimo Stefano Saglia, un carrierone politico come Responsabile proprio del comparto Energia in Alleanza Nazionale, più volte parlamentare e poi (nel PDL) sottosegretario dal 2009 al 2011 all’Economia. Siamo fortunati perchè Saglia, non più ricandidato al Parlamento e parecchio deluso, fu poi consulente prima e socio poi in una società proprio del settore energetico. Chi più di Saglia, lo diciamo a Massetti, può darci una mano a dirimere la spinosa questione dalla parte di imprenditori e cittadini ?

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