Riconoscimento al tassista coraggioso? Anche il sindaco è d’accordo

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Lui ribadisce continuamente di non sentirsi affatto un “eroe”, e insiste per mantenere l’anonimato. Ma la città la pensa diversamente e lo vuole premiare. A distanza di alcuni giorni dal tentativo di stupro sventato da un tassista in via Milano (leggi la notizia) – su proposta del capocronista di Bresciaoggi, Marco Bencivenga – il sindaco Emilio Del Bono ha annunciato di voler premiare il tassista coraggioso con un riconoscimento civico.

La ritrosia del tassista a rivelare il proprio nome deriva dal timore di eventuali ritorsioni, oltre che dalla naturale modestia del lavoratore, che all’inizio non voleva nemmeno confermare il fatto ai propri colleghi. Timori legittimi i suoi, spiegati al quotidiano in edicola stamane: "Lavoro di notte, spesso in zone non tranquille, e non vorrei ritrovarmi davanti l’egiziano che ho fatto arrestare o qualcuno che mi riconosce. Ho paura, lo ammetto. Non voglio andare in tribunale come testimone del processo. Mi ritroverei davanti quello stupratore, che mi riconoscerebbe una volta tornato libero".

Oltre al primo cittadino, la proposta di premiare il tassista, con il “Grosso d’oro” o altri riconoscimenti, è stata accolta da molti altri politici bresciani, tra cui il consigliere regionale della Lega Fabio Rolfi, l’ex assessore in Loggia Paola Vilardi, l’assessore regionale di Fratelli d’Italia Viviana Beccalossi, l’ex assessore comunale Mario Labolani e il consigliere Pd Gianantonio Girelli. (red.)

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1 COMMENT

  1. Ecco che i ”politici” nostrani cercano la ribalta, una volta di più. Il taxista si è comportato bene, non da eroe. Il suo timore di apparire, se da un lato è giustificato, dall’altro fa capire a che livello di insicurezza sono giunti i cittadini. Avanti di questo passo, anche a Brescia, prevarrà l’omertà perché i cittadini non si sentono tutelati dallo Stato: lo giudicano più debole della malavita; ma i politicanti non se ne preoccupano

  2. Quoto "pur di apparire".
    Posso capire i politici "destri" visto che lo stupratore è un "extra".
    E se fosse stato un bressiano?
    Sono quindi certo dell’immensa ipocrisia dei "demo-sinistri".
    Vo mitevole.

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