Due cisterne da un metrocubo ciascuna dove era raccolta l’acqua di falda contaminata da arsenico sono state rubate nei giorni scorsi alla Fontana d’Arrigo di Bagnolo Mella. La località, che è già finita al centro delle cronache alla fine del 2014 quando Noe e Polizia Locale apposero i sigilli ad un’area agricola dismessa dove si teme che siano finite migliaia di tonnellate di rifiuti tossici (provenienti anche da acciaierie), ora torna a preoccupare i cittadini dell’ovest bresciano.
Il furto delle cisterne infatti potrebbe innescare una bomba ecologica. Sul caso sta indagando la Polizia Locale di Bagnolo Mella che cercherà di risalire all’autore del furto, probabilmente inconsapevole di cosa abbia tra le mani.
noi bresciani siamo abituati a vivere nella terra dei disastri ambientali, uno più uno meno cambierà poco
questa è grossa…ma perchè uno dovrebbe rubare delle cisterne con materiale tossico? a chi le rivende?
2 cose sono fantastiche, la prima che il tutto era sequestrato ma se veramente sono cose pericolose ha senso lasciarle lì non sorvegliate? la seconda è che indaga niente po po di meno che la Polizia Locale di Bagnolo Mella! Così nota per le indagini sofisticate. Si sa da sempre che la Locale aiuta Scotland Yard e FBI!!!
E se fossero stati gli estremisti islamici per avvelenarci tutti? Meno male che ci pensa CSI BAGNOLO…
scommettiamo che le ritrovano vuote!!!!!