Nel giro di pochi minuti nel piazzale dell’azienda sono arrivati la madre, due fratelli e cinque cugini di Irid Doci, l’operaio, immigrato albanese, che si è ferito all’interno della Metal Camuna di Ceto. La notizia che li ha raggiunti però è stata drammatica: il loro parente è morto dissanguato.
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro si è verificato ieri poco dopo le 18 nello stabilimento dell’azienda camuna, leader nel settore della carpenteria metallica tanto da essere partner del consorzio "Orgoglio Brescia" che ha realizzato l’albero della vita di Expo. L’operaio 35enne stava come sempre lavorando a una punzonatrice quando la lamiera sulla quale stava intervenendo gli ha colpito il collo tranciandogli la giugulare. Immediatamente Irid ha cominciato a versare molto sangue, e già dopo pochi minuti era riverso a terra privo di conoscenza. A nulla è valso l’arrivo dell’ambulanza partita da Berzo Demo, né quello dei medici dell’eliambulanza levatasi in volo dal Civile di Brescia, l’operaio è deceduto alle ore 18:33.
Persona seria e lavoratrice, Irid ha lasciato i numerosi parenti albanesi che come lui da anni hanno cercato fortuna in Italia. Ad indagare sulle cause dell’infortunio saranno, come sempre in questi casi, gli ispettori dell’Asl.
(red.)