I sostenitori dell’Isis arrestati a Manerbio scelgono il silenzio e restano in carcere

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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due cittadini, uno tunisino di 35 anni Lassaad Briki e l’altro pakistano di 27 anni Muhammad Waqas, arrestati ieri a Manerbio con l’accusa di terrorismo internazionale.

Durante l’interrogatoria di convalida dell’arresto i due, rinchiusi nel carcere milanese di San Vittore, hanno scelto di restare in silenzio davanti al gip Elisabetta Meyer.

All’interrogatorio ha partecipato anche il pm Enrico Pavone che ha coordinato le indagini insieme al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. I due, che risiedevano regolarmente sul suolo italiano, sono accusati di aver progettato futuri attentati in Italia, tra cui uno degli obiettivi sarebbe stata la base militare di Ghedi.

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