Secondo l’ultimo studio dell’osservatorio di Confartigianato Lombardia, in una filiera, quella dell’auto, dove nella produzione l’81,4% delle imprese a Brescia hanno meno di 50 addetti e nei servizi e nel commercio questa quota raggiunge il 99,7%, la stragrande maggioranza delle imprese sono artigiane.
Crescono le imprese di produzione a Brescia, al II° trimestre 2015, 135 su 803 in Lombardia, con una variazione positiva dello 0,7%. Cresce il commercio e i servizi legati all’auto del 1,9% raggiungendo le 3.283 imprese (il 13,7% del totale della Lombardia) per un totale positivo di 3.418 imprese e una variazione positiva dell’1,8%.
Tiene il settore artigiano legato alla filiera auto a Brescia. In particolare, su 1.999 imprese a Brescia di manutenzione e riparazione autoveicoli, dove 1.726 sono artigiane (l’86,3%).
«Buona notizia, nella filiera dell’auto e moto, composta da produzione servizi, fabbricazione carrozzerie, servizi di vendita, manutenzione e riparazione, a Brescia operano 1.726 imprese artigiane registrate al II° semestre 2015 con una variazione positiva dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo anche perché il parco auto circolante è sempre più datato, nonostante si sia rimesso in moto il mercato dell’auto» ha precisato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia.
Positiva la dinamica dell’export di autoveicoli, carrozzerie, parti accessorie a Brescia: al I° trim. 2015 rispetto ad un anno prima ha tocca i 359 milioni di euro di valore, con una variazione del 11,3% e la leadership nel mercato lombardo con il 28,1%. Crescono anche le immatricolazioni delle autovetture: nel 2014 sono state 27.437, +1,2% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, l’11,6% del totale venduto in Lombardia.
«Anche se il mercato dell’auto è stato tra quelli che maggiormente hanno risentito della crisi, i dati mostrano una tendenza positiva a Brescia, oltre alle nuove immatricolazioni, si amplia l’offerta offerto dal settore artigiano, sempre più proiettato ad intervenire in futuro su ricambi, in tecnologia e assistenza specifica, dove le imprese sempre più si aggiornano nelle competenze e nella tecnologia per restare al passo con le novità per intercettare la domanda di quei consumatori che non sono interessati all’acquisto di un auto nuova, ma che però vanno incentivati a migliorare l’efficienza e la sicurezza dei propri veicoli» conclude il presidente Massetti.