E’ una vicenda di degrado quella che viene da Manerbio, raccontata da un settimanale piuttosto diffuso nella zona. Secondo quanto riferito, infatti, le forze dell’ordine nei giorni scorsi hanno scoperto una famiglia di quattro persone, di origine pakistana, che viveva in una cantina del paese. In condizioni a dir poco proibitive.
CANTINA TRASFORMATA IN CASA
Nel piccolo scantinato, infatti, viveva stabilmente un’intera famiglia: padre, moglie, una ragazza incinta e un bambino di soli dieci anni. E le condizioni erano a dir poco proibitive: ovviamente non c’era il riscaldamento, l’illuminazione era affidata a un solo neon, gli spazi erano ridottissimi e i bisogni erano affidati a soluzioni di fortuna.
Una situazione che sarebbe il frutto delle difficoltà economiche del nucleo, che in precedenza aveva vissuto in un appartamento del paese. Ad aggravare il quadro, poi, ci sarebbe anche il contesto familiare. Il padre, infatti, nel 2015 sarebbe stato anche allontanato da casa per violenze fisiche nei confronti dei familiari: una vicenda pare superata, che certo però non semplificava il contesto. Ma ora viveva con loro: tutti stipati in uno spazio che metteva a dura prova gli adulti, e che si presentava come inadatto a far crescere un bambino.
Non ditemi che in parrocchia non c’è uno spazio per loro. E se al limite non se ne trova uno adatto c’é sempre la canonica del parroco il quale può ben cedere qualche stanza a questi bisognosi. Farebbe un pò di penitenza che male non gli farebbe. Apriamoci al bisogno come diceva l’ex (finalmente) vescovo monari…