Sono stati indentificati i graffitari che, armati della loro bomboletta, si divertivano a sporcare i muri di edifici pubblici e privati a Bagnolo Mella, lasciando le loro firme con scarabocchi che nulla avevano di artistico se non un desiderio più o meno nascosto di richiamare lattenzione generale.
Un attacco al decoro che negli ultimi mesi ha dato il via ad unattenta attività investigativa che ha coinvolto le forze dellordine, a cominciare dalla Polizia di Brescia e quella di Bagnolo. Un lavoro attento e mirato, che ha costruito una vera e propria rete intorno agli autori di queste autentiche bravate, che, in diversi casi, erano ragazzi provenienti da altri paesi che decidevano di marchiare il territorio con il loro specifico modo di esprimersi.
Esaminando i graffiti e tutti gli sgraditi ricordi che sono stati lasciati sui muri e su alcuni luoghi simbolo di Bagnolo, le forze dellordine hanno elaborato un autentico piano dazione dei graffitari e sono giunti a scoprire sia i loro movimenti che il loro modo di agire. Due, sostanzialmente, le modalità di esecuzioni di questi graffiti tuttaltro che artistici. Da una parte, infatti, le indagini hanno evidenziato che si trattava di ragazzi che giungevano appositamente a Bagnolo per realizzare la loro opera darte, magari sfruttando i mezzi pubblici oppure le classiche escursioni serali (si legga bravate) in compagnia. Opere che, una volta realizzate, richiamavano linteresse di alcuni giovani bagnolesi, che non trovavano di meglio da fare che emulare simili capolavori aggiungendo il loro tocco personale. Tutto questo per una situazione che ha portato allesasperazione sia il Comune per i continui imbrattamenti degli edifici pubblici sia i privati, costretti a vedere deturpate le loro stesse abitazioni in modo reiterato e sgradevole.
In seguito a questa situazione che negli ultimi mesi so era fatta via via più pesante lAmministrazione Comunale di Bagnolo Mella ha deciso di presentare la denuncia che ha fatto scattare le indagini, unattività investigativa paziente e mirata che ha portato ad individuare un gruppo di una decina di giovani (alcuni maggiorenni ed altri minorenni, alcuni residenti a Brescia ed in altri paesi delle zona e altri invece a Bagnolo), che si sono visti raggiungere a casa dalle forze dellordine, capaci di riconoscere la loro firma sui capolavori apparsi su diversi muri in territorio bagnolese.
Per tutti loro, appurata la loro eventuale colpa, scatterà lobbligo di ripristinare nella situazione precedente gli edifici presi di mira e di pagare la relativa sanzione. Una questione che, a questo punto, per i maggiorenni rischia di approdare pure in sede penale.