“La politica dei privilegi è al capolinea”. Con queste parole Claudio Cominardi, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saluta la proposta di legge sul taglio delle pensioni doro annunciata da Luigi Di Maio in tarda mattinata.
Il parlamentare palazzolese è uno degli ispiratori della proposta di legge presentata dal MoVimento 5 Stelle quattro anni e mezzo fa, ovvero a pochi mesi dall’avvio della XVII Legislatura (13 dicembre 2013).
“Tagliare le pensioni d’oro è un atto di giustizia, di equità, di civiltà, soprattutto per un Paese come l’Italia in cui come ci dice l’ISTAT la povertà e la disuguaglianza sono in aumento – afferma Cominardi – È assai probabile che la vecchia politica reagirà con i denti contro questo provvedimento. Spero solo che gli oppositori evitino di fare pessime figure e per una volta diano ascolto ai comuni cittadini. Solo coloro che si guadagnano quotidianamente il pane con fatica, ma anche le migliaia di disoccupati e lavoratori poveri, hanno un’idea di quanto sia giusto intervenire con questa misura”.
Condivido ciò che dice il pentastellato. Mi auguro che finalmente dalle parole si arrivi ai fatti, senza tentennamenti e ripensamenti. Anche se, come dicono in molti per non fare niente, servirà a poco in termini economici, sarà utilissimo a livello morale. Quindi è assolutamente da fare.
Caeo Cominardi, a quando la riforma sull’8 per mille? Anche qui privilegi e sistema insostenibile. Attendiamo sempre meno speranzosi….