Blitz a Brescia e Nave, la Finanza chiude il market internazionale dei capi contraffatti

Complessivamente i militari hanno trovato in due capannoni ben 1.600 capi contraffatti, tra borse, cinture, giubbotti, maglie e t-shirt

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Fiamme Gialle a Brescia
Guardia di Finanza a Brescia

La Guardia di Finanza, nelle scorse ore, ha posto i sigilli a due capannoni della provincia di Brescia nell’ambito di una maxioperazione coordinata dalla Procura di Genova contro la produzione e la vendita di capi contraffatti.

I blitz delle Fiamme Gialle sono avvenuti in via Vallecamonica, a Brescia, e nel Comune di Nave. Complessivamente – secondo le informazioni disponibili – i militari hanno trovato in due capannoni ben 1.600 capi contraffatti, tra borse, cinture, giubbotti, maglie e t-shirt. Tutti avevano i marchi delle più note case internazionali di moda, ma erano prodotti in loco grazie a tre macchine da cucire industriali. Insomma: erano tarocchi.

I prodotti venivano poi venduti al dettaglio in 24 province italiane da immigrati di origine cinese e senegalese. Complessivamente i capi contraffatti recuperati sono stati oltre 2 milioni. Le rotte della merce toccavano – d’andata o di ritorno – diversi pasi del mondo, tra cui anche Cina, Senegal e Turchia. Durante l’operazione sono stati anche individuati cinque clandestini.

 

 

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