Una donna è stata salvata nelle scorse ore dalla Polizia, che ha sventato una probabile tragedia. Una notizia a lieto fine, anche se il compagno è stato denunciato per omessa custodia di armi da fuoco.
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri, intorno allle 13, quando la donna ha telefonato al 112 annunciando l’intenzione di commettere una strage utilizzando una pistola, per poi togliersi la vita. La donna, quindi, è stata geolocalizzata dalle forze dell’ordine: mentre lei restava al telefono con un operatore, diverse volanti si sono recate sul posto insieme a personale sanitario.
A quel punto la Polizia ha proceduto ad effettuare una perquisizione domiciliare, eseguita ai sensi dell’ex art. 41 T.U.L.P.S, finalizzata alla ricerca di armi.
I poliziotti della Squadra Volante hanno rinvenuto sul balcone dell’abitazione della donna 10 recipienti contenenti polvere da sparo per ricarica di munizioni, svariati bossoli, ogive e materiale per il confezionamento di cartucce da sparo di vario calibro. All’interno di una cameretta adiacente al balcone, su di uno scaffale, sono state trovate altre scatole di cartucce e materiale per il confezionamento. Dalla successiva perizia, inoltre, si è constatata la presenza di circa 5 kg di polvere da sparo. Nell’abitazione è stata, infine, verificata la presenza di svariati fucili e pistole con relativo munizionamento e la presenza di alcune cartucce in dotazione ai corpi militari dello stato, il cui possesso è vietato ai privati cittadini.
Le armi, come appurato successivamente, erano di proprietà del convivente della signora, ma erano custodite in maniera non conforme alla normativa di settore e il titolare era in possesso di un porto d’armi scaduto. Pertanto l’uomo è stato denunciato per omessa custodia e detenzione di armi o munizionamento da guerra e la donna è stata messa in salvo, evitando che potesse compiere gesti estremi utilizzando l’enorme disponibilità di armi a disposizione.