Europee, grazie a Morgano per il passo indietro | di Claudio Bragaglio

Del suo ritiro sono dispiaciuto. Ma mi preme, a decisione assunta, sottolineare come abbia, anche in questo passaggio, lavorato per la coesione

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Claudio Bragaglio
Claudio Bragaglio

di Claudio Bragaglio – Desidero esprimere un sentito ringraziamento ed un sincero apprezzamento per la posizione personalmente assunta dall’on. Luigi Morgano, all’indomani della Direzione nazionale del PD sulle liste per le elezioni europee. Quand’anche il risultato conclusivo sia stato non del tutto coincidente con le indicazioni assunte dalla Direzione provinciale di Brescia, dalla Direzione regionale e coerentemente sostenute in sede di Direzione nazionale dalla rappresentante bresciana, l’on. Miriam Cominelli.

L’inclusione nella proposta di Lista, in sede di Direzione nazionale, della candidatura di Luigi Morgano ha sicuramente rappresentato la conferma d’un giudizio positivo espresso nei suoi confronti per l’attività svolta come parlamentare europeo e, mi permetto di sottolineare, anche per il ruolo svolto anche in rappresentanza d’una sensibilità del PD, quella cattolico-democratica, e di valorizzazione in sede europea di politiche riguardanti anche meritorie istituzioni sociali, culturali e scolastiche.

Non possiamo che prendere atto di ciò che l’amico Morgano ha pubblicamente affermato nel motivare il ritiro della sua candidatura. Ovvero che non che vi fossero condizioni da lui ritenute necessarie per riconfermare il suo impegno anche per la prossima tornata elettorale. Con valutazioni anche di carattere più generale. D’altronde sappiamo quanto difficile sia un lavoro di rappresentanza in una Lista di quattro Regioni. In presenza oltretutto di una necessaria apertura ad altre realtà, oltre il PD.

Del suo ritiro ne sono anche personalmente dispiaciuto. Ma mi preme, a decisione assunta, sottolineare come l’amico Morgano abbia, anche in questo difficile passaggio, fatto prevalere e rese esplicite le ragioni del suo impegno, della sua responsabilità, nonché della sua più ampia disponibilità a favore del massimo sforzo unitario e della massima coesione per il PD, anche bresciano. E di questo gli va reso onore, oltre che un sentito ringraziamento.

Si tratta quindi di assicurare ora, nel quadro della battaglia più generale del PD, di cui è ben evidente la portata storica, il massimo ed unitario impegno a Brescia, anche al fine di confermare una propria rappresentanza provinciale, con il sostegno alla candidatura di Pierluigi Mottinelli, unanimemente indicata dalla Direzione provinciale, e fatta propria anche dalla Direzione regionale.

  • Presidente della Direzione Lombarda del PD

 

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1 COMMENT

  1. A me sembra qualcos’altro. Morgano, da sempre ed in maniera incontestabile e non solo da uomo politico, si è dato certo molto da fare, ma solo e quando aveva la “quasi certezza” di sedersi sulla poltrona, per lui peraltro sempre assai prestigiosa e ben remunerata. E’ una sua abilità e storica connotazione personale che, anche in questo caso, gli rende onore, ma solo come spietato calcolatore. Tutto il resto sono parole, parole, parole, come cantava Mina. Il Pd nell’ampio collegio Nord Ovest eleggerà quattro o, molto più difficilmente, cinque dei diciotto parlamentari che in totale questa volta manderà in Europa. Ma in questo collegio ci sono pezzi da novanta come Pisapia, Majorino, la Bressso e la Toia e poi, in coda ma non tanto, almeno altri tre candidati molto forti. E poi c’è Mottinell (e sarà mission impossible già per lui) con al seguito uno stuolo di sindaci (e di consensi…) della provincia di cui è stato Presidente. Ergo, bravissimo Morgano a farsi da parte, ma solo perchè esperto come lui in matematica spicciola, statistica di base e calcolo delle probabilità ce ne sono pochi in circolazione.

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