Ben 800mila euro. E’ questa la cifra che, secondo quanto riportato dal quotidiano Bresciaoggi, un avvocato residente sulla sponda bresciana del lago di Garda avrebbe sottratto a una lontana parente che alla morte del marito, e con una figlia disabile a carico, aveva deciso di affidargli il proprio patrimonio.
Dopo 20 anni, in seguito alla scomparsa della figlia, la 90enne aveva chiesto conto al cugino dell’ex marito dei 300mila euro affidati in prima battuta per un investimento e del mezzo milione fatto rientrare per suo tramite dall’estero. Ma i soldi erano in gran parte spariti.
La donna aveva quindi denunciato e nei giorni scorsi è scattato il sequestro preventivo dei beni al parente, che ora è indagato per truffa, appropriazione indebita, autoriciclaggio e peculato. Ovviamente le accuse sono ancora tutte da dimostrare.