Ma chi è l’assassino? Difficile dare risposte alla domanda inseguendo le sue orme on line. Su di lui non esiste alcuna traccia digitale (non ha un profilo Facebook a suo nome e non risulta sia stato cancellato dopo il delitto), né è possibile reperire on line una sua immagine.
Il 32enne (anche se alcuni siti lo indicano come 28enne) – stando alle scarse informazioni disponibili – aveva frequentato le scuole a Molinetto di Mazzano, ma aveva interrotto anzitempo gli studi e ora lavorava a Bedizzole come giardiniere precario. Non è chiaro se avesse precedenti con la legge (come riportava inizialmente qualche fonte on line) o meno. Si spostava spesso per il paese con un’Apecar. Conviveva con una donna da cui aveva avuto da poco un bimbo.
Di certo Andrea Pavarini conosceva la sua vittima e a confermarlo sono stati anche i familiari al Giornale di Brescia, secondo cui qualche mese fa il giovane aveva provato ad avvicinarsi a casa di Francesca, ma “era indesiderato ed è stato respinto”.
Il giorno dell’omicidio Andrea Pavarini aveva incontrato in un bar Francesca e un’amica e, a sorpresa, aveva pagato il loro conto. Poi – secondo quanto riferito dall’amica a Chi l’ha visto – all’uscita le aveva proposto “di fare un giro con lui” e, di fronte al rifiuto, aveva seguito a piedi le due amiche fino al parco della tragedia. Il resto, movente compreso, dovranno chiarirlo gli investigatori e il processo.