Il Coronavirus è un pericolo quasi esclusivamente per gli anziani, maschi e con diverse patologie pregresse. A dirlo è ol primo report dell’Istituto Superiore di Sanità sui morti che avevano contratto il COVID-2019, basato su 105 pazienti italiani deceduti al 4 marzo.
Dai dati emerge chiaramente che l’età media di coloro che hanno perso la vita è di 81 anni (61 quella dei malati) e che di questi circa un quarto sono donne (il 26,7 per cento).
La maggior parte dei decessi (42.2%) si è verificato nella fascia tra 80 e 89 anni, il 32.4% tra 70 e 79, il 14,1% sopra i 90, l’8.4% tra 60 e 69, e il 2.8% tra 50 e 59. Nove vittime su dieci (88,7%) hanno più di 70 anni, l’97,1% più di 60, 99,9 più di 50. Solo lo 0,1 per cento ha meno di quest’età, e dunque i giovani non corrono sostanzialmente pericoli.
E’ da segnalare inoltre che 15.5% presentava 0 o 1 patologie, il 18.3% 2 patologie e il 67.2% 3 o più patologie. Le patologie più presenti nei deceduti erano ipertensione (74,6% del campione), cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%).
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