Musk: stop a Bitcoin per acquisto Tesla. Conviene investire in criptovalute?

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Le criptovalute sono viste da alcuni come una moneta alternativa, mentre per altri sono solo un investimento (ad alto – altissimo – rischio). Fino a qualche giorno fa, Elon Musk faceva parte della prima categoria di persone, visto che aveva permesso ai possessori di BitCoin di comprare macchine Tesla pagandole con la criptovaluta. Di recente, il patron di SpaceX ha fatto un passo indietro, affermando in un tweet che Tesla non accetterà più Bitcoin come pagamento per l’acquisto delle sua automobili. Cosa ha portato il vulcanico imprenditore a fare dietrofront e soprattutto quali conseguenze potrebbe avere questa affermazione per gli investitori? Cerchiamo di capirlo in questo articolo.

Una criptovaluta può essere considerata una valuta?

Abbiamo imparato a capire che quando Elon Musk parla o twitta è in grado di scuotere le cose. Lo ha fatto per l’ultima volta lo scorso 12 maggio, quando ha cambiato idea e di fatto sospeso gli acquisti di veicoli Tesla utilizzando Bitcoin. Cosa si nasconde dietro questa decisione? Investire in criptovalute si sta rivelando una bolla o ci sono altre ragioni dietro di essa?

Un asset altamente volatile come una criptovaluta non dovrebbe essere considerato come una valuta; sarebbe meglio chiamarla “risorsa” piuttosto che valuta, o, meglio ancora, definirla una merce, alla stregua di oro e argento (anche se le cripto non poggiano su un asset reale e solido, con un mercato regolamentato: circostanze che rendono l’investire in cripto molto molto rischioso). Di fatto non è possibile acquistare uno smartphone pagandolo in oro o argento, perché questi beni non hanno corso legale.

Allo stesso modo, a prescindere che il Bitcoin possa o non possa diventare una valuta – solo il tempo ce lo potrà dire – rimane comunque una “risorsa”. Al pari di oro e argento (ma con dinamiche più imprevedibili e rischiose), anche il suo valore aumenta o diminuisce e facendo un parallelismo possiamo affermare che la criptovaluta è per la nuova generazione quello che l’oro rappresentava per la vecchia generazione.

Perchè le criptovalute sono asset così volatili?

Ci sono molte ragioni per cui il Bitcoin è così volatile e speculativo. Il mercato delle criptovalute funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ed è un mercato globale a cui accedono persone da tutto il mondo. Immagina se il nostro mercato azionario potesse funzionare 24 ore al giorno, tutti i giorni e attirare l’interesse di investitori provenienti da ogni parte del mondo. È probabile che anch’esso diventerebbe altamente volatile e speculativo. Il valore di un Bitcoin deriva anche dalla sua scarsità, proprio come l’oro. Chiaramente decidere di investire in oro o in criptovalute non è affatto la stessa cosa. C’è poi la questione delle speculazioni: parlando di mercati non regolamentati il rischio di truffe e di movimenti finalizzati a condizionare indebitamente gli scambi e i prezzi è molto più alto.

Vuoi investire in criptovalute? Informati!

Informarti è l’unica cosa che puoi fare prima di decidere se e come investire in criptovalute. Lo puoi fare affidandoti a siti di settore, come La Casa degli Altcoins, che forniscono informazioni sempre aggiornate sul mondo delle criptovalute e delle valute alternative, i cosiddetti Altcoins. I portali simili sono tantissimi: siti come questo, offrono recensioni e guide sulle principali piattaforme su cui è possibile scambiare valute in tempo reale e fare trading di criptovalute. Su siti di settore puoi trovare esperti di criptovalute blockchain, che possono supportare l’utente nel percorso di investimento, consigliandolo e chiarendogli eventuali dubbi che si presenteranno strada facendo.

Il tweet di Elon Musk ha intaccato la fiducia di molti sulle criptovalute, ma sul fronte opposto – tra i sostenitori delle critpo – che chi risponde che non saranno le sue frasi su BitCoin a far traballare le sesta più grande capitalizzazione di mercato del mondo (davanti a Facebook, Walmart o Tesla) e che anche una dichiarazione di di Warren Buffett può far oscillare un titolo in borsa, ma non certo determinare la sua fine. Di certo, però, si tratta – per le cripto ancora più che per la Borsa – di investimenti ad alto di rischio: ciascuno, prima di approcciarsi a questo complicato mondo, deve valutare le proprie condizioni emotive (è sempre sconsigliato fare investimenti se non si è nelle condizioni psicofisiche giuste), le condizioni economiche di partenza e il proprio profilo di rischio, investendo soltanto quanto si è pronti a perdere completamente e facendo in modo che l’eventuale perdita non incida sulle proprie condizioni concrete di vita.

In qualsiasi caso la regola è che non bisogna investire in criptovalute senza conoscerle, a prescindere, o solo per paura di essere tagliati fuori da questo nuovo trend. Un simile investimento va fatto (se va fatto) in maniera consapevole: solamente dopo aver svolto le tue indagini e aver compreso il quadro normativo, senza fretta. Solo chi è informato e preparato tecnicamente (e si affida a operatori affidabili può trarre potenziali benefici da questo mercato). Altrimenti è meglio lasciar perdere. Il rischio, infatti, è molto elevato e si tratta di una scelta di investimento sconsigliata alla stragrande maggioranza dei comuni investitori e risparmiatori.

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