La Foreste di Lombardia sono sempre di più un luogo cult per il turismo. Lo dicono i dati del monitoraggio del flusso escursionistico che viene effettuato da ERSAF attraverso gli ecocontatori (sensori) che si collegano con le centraline posizionate nelle diverse foreste lombarde. In questi giorni sono stati resi noti i dati che riguardano il 2019 ( 9 centraline relative a 5 foreste) e del 2020 (10 centraline relative a 5 foreste). Il rapporto mette a confronto i dati del periodo 2015-2020.
“Nel periodo post Covid il turismo sarà diverso, attento alla natura e alla prossimitá” spiega Fabio Rolfi assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi. “Dobbiamo essere sempre più bravi a intercettare i flussi. I boschi lombardi certificati, ossia curati secondo rigorosi standard ambientali, sono aumentati del 74% nell’ultimo anno. La Lombardia ospita il 7.7% della superficie nazionale certificata e il 10,9% dei boschi lombardi sono certificati. I visitatori nei boschi lombardi sono aumentati nonostante le limitazioni agli spostamenti causa Covid”. “Questo dato è indicativo. Un’ulteriore sfida, che leggendo i dati stiamo vincendo, è quella di promuovere la fruibilità dei boschi di montagna alle persone che vivono in città”, spiega ancora Rolfi. “Abbiamo inserito in legge la possibilità da parte della Regione Lombardia di promuovere e finanziare la creazione e il mantenimento di boschi didattici che sono particolarmente idonei a illustrare ai cittadini le funzioni svolte dal bosco, l’utilità delle attività selvicolturali e del lavoro dell’uomo in bosco. Vogliamo ricucire la cesura che si è creata tra città e montagna”.
Nonostante la pandemia e le limitazioni agli spostamenti, le Foreste di Lombardia hanno visto, nel periodo giugno-settembre, un generale incremento di visitatori rispetto al quinquennio 2015-2019. I dati per province.
PROVINCIA DI BRESCIA – Per quanto riguarda la Gardesana Occidentale, nel 2020 Termen ha registrato circa 6.000 passaggi (94%/6% rispettivamente provenienti da Polzone e dal Monte Caplone). Il dato è sicuramente interessante in quanto nel 2020 sono stati registrati 12 volte i passaggi rispetto alla media del periodo 2015-2019.
PROVINCIA DI COMO – Nel corso del 2020 Corni di Canzo ha registrato oltre 68.000 passaggi nel Sentiero Geologico e oltre 47.000 nel Sentiero Spirito del Bosco, cifre sicuramente importanti in relazione alla fruizione delle foreste demaniali. Il primo mostra un andamento ingressi/uscite (rispettivamente provenienti da Primalpe e da Terzalpe) che si è mantenuto costante negli anni con un rapporto 60%/40%, mentre il secondo un leggero aumento degli ingressi (rispettivamente provenienti da Primalpe e da Terzalpe): si è passati dal 52%/48% del 2015 al 60%/40% del 2020. Sasso Malascarpa e Val di Ravella mostrano un afflusso più contenuto e di nicchia. In Valle Intelvi , si è registrato un aumento del 75% rispetto al 2018-2019.
PROVINCIA DI SONDRIO – In Val Masino la leggera contrazione dei dati non è stata così importante in quanto gli afflussi sono concentrati nel periodo tardo primaverile-estivo.
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