Il Codacons ha annunciato un esposto alle procure lombarde e il ministro Cingolati ha parlato addirittura di “colossale truffa”, con aumenti non giustificati dall’andamento dei mercati. In attesa di verifiche da parte delle autorità (la speranza è che il Governo decida anche di ridurre le accise), la certezza è che il prezzo della benzina e del gasolio, anche nel Bresciano, continua a salire.
In alcuni distributori della città – secondo i dati diffusi dal sito Benzinaitalia.com – infatti il prezzo di un litro di verde è arrivato a 2,38 euro per un litro. Con un range anche di 20 centesimi fra un distributore e l’altro nello stesso giorno.
Stando alle rilevazioni del 13 marzo, infatti, la benzina costava 2,309 alla TotalErg di via Triumplina e 2,319 in via Valle Camonica, mentre due giorni prima (11 marzo) alla Agip-Ip di via Triumplina si era arrivati a 2,369 e addirittura a 2,380 alle pompe Reteitalia di via Labirinto e di via Serenissima, contro i 2,199 della Q8 di via Vallecamonica e dell’Api-Ip sulla Tangenziale (via De Gasperi). Ma il prezzo più basso, per il giorno 13, era quello di Retitalia (Via Bettole, a San Polo), dove un litro costava ieri 2,139 al litro. Aumenti generali anche per il gasolio, dove il sito segnala che – il giorno 11 marzo – alla PompeBianche di via Labirinto si era arrivati a 2,445 euro al litro (2.375 per la benzina).
I prezzi, di certo, non accennano a diminuire. E, come noto, si è già ampiamente superato il record del 2012. Il 10 settembre di quell’anno, infatti, la benzina verde costava mediamente 1,890 euro al litro, mentre il gasolio era a 1,778 euro al litro. In soldoni parliamo di circa 50 centesimi in meno del picco raggiunto in questi giorni da alcune pompe cittadine per la benzina e di quasi 70 centesimi in meno per il gasolio.
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