“La mancanza di pianificazione e programmazione può essere un fattore di rischio per la salute dei cittadini e quindi sollecitiamo l’amministrazione a procedere a realizzare un piano di governo elettromagnetico, come da approvazione della Mozione in Consiglio Comunale, evitando ulteriori rallentamenti”. A dirlo è una nota inviata da Forza Italia a firma di Paolo Fontana e Paola Vilardi.
“In Consiglio comunale – si legge – il 21 dicembre 2020 è stata approvata una mozione, presentata da Forza Italia, per progettare un piano di governo elettromagnetico, sul modello del piano di governo del territorio (Pgt), specifico per le antenne di telecomunicazione. Questo per avere un monitoraggio continuo per interagire con le compagnie di telecomunicazioni al fine di installare gli impianti in modo ragionato e tale da minimizzare i livelli di onde a radiofrequenza sull’intero territorio e salvaguardando aree particolarmente delicate del territorio, ad esempio quelle socialmente sensibili come ospedali e scuole”.
“Il 5G – continuano i forzisti – nella sua forma attuale usa onde elettromagnetiche a radiofrequenza simili a quelle del 4G e secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il legame fra queste onde e i tumori è improbabile. Il 5G, come le attuali tecnologie di telefonia mobile di seconda, terza e quarta generazione (2G, 3Ge 4G), non richiede segnali elettromagnetici di intensità significativa, per cui non è prevedibile alcun problema per quanto riguarda gli effetti termici noti indotti dai campi elettromagnetici. Questo è vero anche in considerazione sia della natura particolarmente restrittiva della normativa italiana, sia dei margini di cautela impliciti negli standard internazionali per la protezione dagli effetti termici”.
“E’ comunque fondamentale, a maggior garanzia della cittadinanza – continuano Fontana e Vilardi – che, all’introduzione di questa tecnologia, sia affiancato un attento monitoraggio dei limiti elettromagnetici. Il Comune di Brescia nel 2007-2008 aveva effettuato una mappatura degli impianti di telefonia cellulare grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di Brescia; Mappatura da cui risultavano alcune zone con maggiori concentrazioni di onde a radiofrequenza. Negli anni le compagnie telefoniche hanno però continuato e modificato le installazioni ed il piano non è più stato aggiornato”.
“Nonostante l’approvazione della mozione che andava nella direzione da un lato di favorire l’innovazione e dall’altro di tutelare la salute dei cittadini – chiosano – ad oggi non si ha evidenza che il Comune abbia fatto qualcosa in questa direzione”. Da qui, appunto, la richiesta alla Loggia di “realizzare un piano di governo elettromagnetico”.
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