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Sono scattate dopo una denuncia alla polizia postale di Brescia le indagini relative a reati di adescamento di minori, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico a carico di un insegnante di una scuola elementare.
Secondo quanto si apprende da fonti locali e nazionali, sarebbe stata la madre di una minorenne a denunciare i fatti che avrebbero purtroppo coinvolto la figlia e da cui sarebbero quindi partite le indagini. Individuato il responsabile, la polizia ha rintracciato dopo diversi mesi l’uomo, che pare si trovasse a Roma: si tratta di un cinquantenne di origini piemontesi, maestro di una scuola di primo grado. Nel corso della perquisizione domiciliare e informatica gli agenti hanno sequestrato lo smartphone dell’uomo all’interno del quale sono state rinvenute oltre 140 immagini e video a carattere pedopornografico. Le verifiche hanno inoltre permesso alla polizia di scoprire ulteriori episodi di adescamento nei confronti di altre vittime con le quali l’uomo – utilizzando un software in grado di modificare gli aspetti somatici del proprio volto e spacciandosi quindi per un ragazzo di giovane età – intratteneva videochiamate a sfondo sessuale.
Il cinquantenne è stato arrestato e trasferito in carcere. Le indagini, condotte dalla Polizia Postale di Brescia, con il supporto del Cncpo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, hanno impegnato anche i Compartimenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Lombardia, della Calabria e del Lazio, con il coordinamento delle procure di Brescia e di Reggio Calabria.
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