In principio fu il Fantacalcio, che nacque nel lontano 1988, alla vigilia degli Europei di calcio, dall’idea di un giornalista italiano. Ben presto divenne un vero e proprio fenomeno di costume tra gli appassionati di pallone, senza mai perdere di interesse ed estendendosi poi ad altri sport e ad altri mondi (basti citare il FantaSanremo).
Ancora oggi, pur con le numerose novità intervenute negli anni, sono migliaia i tifosi che decidono di indossare i panni dell’allenatore-manager, acquistando giocatori (talvolta anche fuori dai circuiti online, con aste reali tra amici fatte nei salotti di casa) e schierandoli poi alla vigilia delle giornate di campionato con la speranza di ottenere il primo posto nella fanta-classifica, che talvolta non vale solo la gloria.
Peró il fantacalcio continua ad evolversi, anno dopo anno, facendo uso della tecnologia, in questo caso degli NFT, è così infatti che nasce anche www.wesorare.com, una guida su come giocare al fantacalcio online con Sorare.
Cos’è SORARE?
Sorare è un gioco di fantacalcio che si basa sulla tecnologia blockchain in cui gli iscritti possono ottenere ricompense partecipando a tornei virtuali ma anche semplicemente scambiando le carte da collezione.
Si tratta di una vera e propria evoluzione del mondo del fanta-calcio legata alle figurine. Tutti, da ragazzini, hanno giocato a scambiare le immagini dei calciatori per completare un album, qualcuno si è spinto oltre, magari simulando partite con palline di carta oppure avviando vere e proprie collezioni nella speranza che gli adesivi aumentassero di valore.
Lo sviluppo quasi logico di questo mondo è stato l’arrivo delle prime card collezionabili singolarmente, pezzi unici che in alcuni casi sono arrivati a valere decine di migliaia di euro.
In sostanza, le “figurine” diventano “originali” grazie al sistema degli Nft e per dimostrarne il successo basta pensare che la card di Haaland è stata scambiata per 610.000 euro, mentre quella di Mbappè per 416.000.
IL “FANTACALCIO” E I VIDEOGIOCHI
Una delle evoluzioni più significative del mondo del calcio giocato da casa è stato senza dubbio l’arrivo dei primi videogiochi.
Anche per questioni tecniche (schede grafiche, memorie dei computer e via dicendo), però, i games degli albori non consentivano di simulare vere partite di pallone con un buon livello grafico di approssimazione alla realtà e determinando il successo della propria squadra in tempo reale tramite i movimenti di un joystick.
Più semplice – in primis per i programmatori – era permettere ai giocatori casalinghi di improvvisarsi football manager (il primo gioco con questo nome è del 2004), creando sulla carta (o meglio: tra i byte) le proprie squadre virtuali, valutando i giocatori e schierandoli in campo come un vero allenatore.
Una tipologia di giochi che nei decenni non ha mai smesso di raccogliere aficionados: ancora oggi, infatti, tantissimi si cimentano in queste sfide attraverso pc e cellulari e uno degli elementi più accattivanti è senza dubbio la ricchezza di database che permettono di selezionare i calciatori, realizzando il sogno di costruire la propria squadra dei sogni (l’ultima edizione di Football Manager, solo per fare un esempio, comprende 120 campionati e migliaia di giocatori, con ricche statistiche per ciascuno).
Quale sará la prossima evoluzione del fantacalcio? Sicuramente il metaverso dará da pensare e un buon margine per creare, ancora una volta, qualcosa di nuovo.