Continua a preoccupare la Febbre del Nilo, con numeri di ricoveri e decessi che salgono in tutto il Paese.
WEST NILE, LA DIFFUSIONE DEL VIRUS
Nel Bresciano, come noto, una settimana fa si è registrata la prima vittima: si tratta di un 76enne di Cigole, deceduto all’ospedale di Manerbio dopo diverse settimane di ricovero. Ma il problema è ancora contenuto, con poco più di una decina di casi in tutta la Lombardia. più preoccupante la situazione del vicino Veneto, dove i casi hanno superato quota 130. Nell’ospedale di Padova l’ultimo bollettino riferisce di 15 persone ricoverate, di cui 10 in rianimazione, mentre nel Veneziano i casi sono ben 29, con quattro decessi di anziani ad agosto.
FEBBRE DEL NILO: GLI EFFETTI E LE DIFESE
La febbre del Nilo (o West Nile) – come noto – è un virus diffuso dalle zanzare (in particolare quelle della specie Culex): nella maggioranza dei casi la puntura ha effetti quasi nulli o simili a quelli di un comune malessere influenzale, ma in soggetti debilitati o fragili può avere conseguenze gravi. Gli unici modi per difendersi sono quelli classici contro le zanzare: l’utilizzo di repellenti, l’indossare vestiti che coprano il corpo il più possibile e l’evitare di sostare in prossimità di acque stagnanti.