È uscito in questi giorni il nuovo libro di Paolo Pagani: Appunti in Rosso. Per una storia del Pci a Brescia (1945/1979).
Si tratta della prima ricostruzione organica della storia dei comunisti bresciani. Il volume è arricchito da un inedito apparato fotografico e da decine di biografie di militanti e dirigenti.
Non è solo una storia dei gruppi dirigenti ma molte pagine sono di storia materiale, che si soffermano sulla mentalità del militante, sulla sua socialità, sulla vita quotidiana del partito.
Ne esce lo spaccato di un partito che, nonostante ripiegamenti settari, non è mai stato subalterno, non ha mai accettato il ruolo che le classi dominanti volevano assegnargli. Un partito la cui spina dorsale sono, nell’immediato dopoguerra, giovani operai ex partigiani, portatori di un’etica del lavoro coniugata alla coscienza di un ruolo insostituibile nella produzione che ne hanno fatto i principali costruttori dei reticoli di solidarietà e delle lotte.
Il libro infatti intreccia la storia del partito a quella delle lotte operaie e contadine.
Lo studio poi segue l’evoluzione del partito da forza di pura opposizioni anche propagandistica a partito di lotta e di governo. Un percorso che ha avuto i principali protagonisti in Bruno Sclavo, segretario provinciale dal 1956 al 1960, e soprattutto, in Adelio Terraroli.
Un percorso che ha preparato il grande sviluppo degli anni Settanta, avvenuto in termini anche superiori al dato nazionale. La ricerca si ferma al 1979, che è una data periodizzante perché lì finisce il lungo dopoguerra italiano.
Dopo la presentazione a Ome, il libro verrà presentato a Gardone Val Trompia in biblioteca lunedì 28 novembre ore 20.30 e il 2 dicembre ore 20.30 a Desenzano presso il circolino dei lavoratori. Il libro è in vendita alla Nuova Libreria Rinascita.