Il concertone di oggi richiamerà migliaia di persone a Brescia per ascoltare un parterre di artisti di caratura nazionale e, in serata, il meglio della scena alternativa. Ma le polemiche non mancano.
“Spero che il dialetto abbia un modesto ed adeguato spazio nei prossimi dodici mesi in cui Brescia dividerà con Bergamo l’onore di essere Capitale italiana della cultura. Le premesse per ora non sono incoraggianti, visto che il dialetto non è stato invitato alla festa di inaugurazione di sabato 21 gennaio”, ha scritto Piergiorgio Cinelli (fratello di Charlie) su Facebook. E in un’altro commento il fratello di Charlie Cinelli ha aggiunto: “Un rappresentante (un attore, un cantante, un poeta) del dialetto bresciano potevano chiamarlo, con buona pace della visibilità culturale della città”.
“C’è un anno intero – ha risposto il sindaco Emilio Del Bono nei commenti – Non mancano le possibilità e come già scritto c’è un supercartellone di Teatro dialettale. Costruiremo una occasione tutta musicale. Ora però godiamoci questo traguardo raggiunto di Brescia Capitale della cultura italiana”.