Una ricchezza per l’intera comunità che richiede uno sforzo collettivo. Protagonista di una particolare raccolta fondi è l’organo della chiesa sussidiaria di San Rocco a Quinzano d’Oglio, nella Bassa Bresciana.
L’opera, uno degli organi più antichi d’Italia risalente ad un periodo compreso tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 e realizzato da mano anonima (si pensava fosse stato costruito dagli Antegnati, porterebbe la firma invece di un organaro della loro cerchia), necessita di un importante restauro e per questo è stato affidato alla Bottega organaria di Gianluca Chiminelli di Darfo.
Si tratta di un manufatto unico nel suo genere: possiede uno dei somieri a tiro più antichi ancora esistenti e rarissimi mantici in cuoio. Lo strumento fu restaurato già nel 1923 da Franceschini e poi nuovamente affidato alle cure di un esperto – il Volpati – nel 1938. Ora la parrocchia lancia un appello per contribuire al nuovo intervento che riporterà il maestoso organo all’antico splendore. Secondo le stime la spesa raggiungerà quota 60 mila euro, cifra parzialmente anticipata dalla Cei.