Città e provincia seguono dinamiche opposte anche in queste elezioni regionali. A livello provinciale, infatti, Fontana è andato ben oltre la media regionale, sfiorando il 62 per cento dei voti, mentre in città si è fermato al 43 per cento (19 punti in meno) superato da Majorino (46 per cento).
Cosa significa rispetto alle prossime elezioni comunali? Difficile dirlo. Ma è utile anche fare un paragone con i precedenti. Nel 2013 a Brescia città Ambrosoli (centrosinistra) prese il 44 per cento dei voti della leonessa, contro il 38 per cento di Maroni (centrodestra). Nel 2018 Fontana prese il 43,3 e Giorgio Gori il 36,9 (14,7 i cinquestelle).
Da segnalare – per quanto riguarda il voto ai partiti in queste ultime regionali – il Pd al 38,1 per cento, contro il 3,3 dell’Alleanza Verdi / Sinistra (secondo partito) e il 3,2 del M5S (resta da capire come, con questi numeri, i dem non siano riusciti a scegliere e imporre agli alleati un candidato sindaco). Nel centrodestra Fdi è il primo partito con oltre il 19 per cento dei voti, contro l’11 della Lega e il 6,9 di Forza Italia. Nel terzo polo, Azione e Italia Viva valgono in tutto il 4,4 per cento.
REGIONALI, IL VOTO NELLA CITTA’ DI BRESCIA
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