🔴 Morte di Yana, l’ex confessa l’omicidio: “Ma non volevo ucciderla”

"L’indagato ha ammesso di aver cagionato il decesso di Yana Malaiko la notte del 20 gennaio 2023 presso la abitazione in cui si trovava Yana negandone peraltro la intenzionalità affermando di aver colpito con la mano una volta sola la ragazza allo sterno per allontanarla". Una versione contestata dalla Procura

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Yana Malayko, foto d'archivio

L’assassino ha parlato e confessato. Secondo quanto informa una nota della Procura di Mantova, infatti, Dumitru Stratan ha ammesso di aver ucciso la giovane Yana Malaiko, abbandonando poi il corpo nelle campagne al confine tra Castiglione e Lonato.

“Nella giornata di ieri 8 marzo 2023 dalle ore 15.30 alle ore 18,00 – si legge nella nota rilanciata dalla Gazzetta di Mantova – la Procura della Repubblica di Mantova ha interrogato Stratan Dumitru in carcere a seguito di istanza di interrogatorio avanzata dallo stesso indagato che sino a ieri si era avvalso della facoltà di non rispondere nei precedenti interrogatori, in relazione ai delitti contestati nella fase delle indagini preliminari dalla Pubblica Accusa di omicidio doloso di Yana Malaiko aggravato dalla premeditazione e dal fatto di aver agito nei confronti di una persona con cui vi era stata una relazione affettiva, commesso in Castiglione delle Stiviere il 20/1/2023, e di occultamento di cadavere commesso in Castiglione delle Stiviere il 20/1/2023, con l’aggravante di aver commesso il fatto per assicurarsi l’impunità del delitto di omicidio. L’indagato alla presenza dei suoi difensori – nel corso di interrogatorio video registrato condotto dalla Procura e alla presenza anche dei Carabinieri del Roniv di Mantova che coadiuvavano la Procura nell’incombente – ha fornito la sua versione sui delitti di cui è accusato e per i quali è tuttora in custodia cautelare in carcere.

“L’indagato – continua il testo – ha ammesso di aver cagionato il decesso di Yana Malaiko la notte del 20 gennaio 2023 presso la abitazione in cui si trovava Yana negandone peraltro la intenzionalità affermando di aver colpito con la mano una volta sola la ragazza allo sterno per allontanarla in un momento in cui erano vicini e senza rendersi conto nell’immediatezza delle conseguenze del colpo inferto in quanto aveva si era spostato in altra stanza. In ordine all’occultamento del cadavere non ha fornito dettagli dicendo che non ricordava esattamente quanto accaduto dopo e riferendo elementi frammentari”.

“La Procura – conclude il comunicato – ha contestato all’indagato, a seguito di tale versione dei fatti, le risultanze investigative sinora raccolte agli atti e che appaiono confliggenti con quanto dichiarato dallo stesso ma l’indagato ha ribadito la propria versione dei fatti. Sono tuttora in corso investigazioni e accertamenti di carattere tecnico per ricostruire ogni aspetto dei delitti contestati nella fase delle indagini preliminari dalla Procura di Mantova”.

A margine delle note ufficiali, poi, è emerso il dubbio che qualcuno possa aver aiutato l’assassino a nascondere il cadavere. A muoverlo – secondo quanto riferisce il giornale PrimadituttoMantova – sarebbero i primi rilievi dei Ris, secondo cui nel bagagliaio della vettura di Stratan non ci sarebbero segni della vittima, ma nemmeno delle operazioni di caricamento della valigia contenente il cadavere.


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