🐶 A Brescia 2mila colonie feline: di che parliamo? | 🐶 ANIMALI & ANIMALI /89

La maggior parte delle persone non è a conoscenza che per costituire una colonia si parte anche da un solo gatto...

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Un gatto, foto generica da Pixabay

di Sara Ferrari | – A Brescia sono censite quasi 2000 colonie feline (dati ATS). Che cos’è una colonia?

I gatti definiti randagi sono spesso individuati sul territorio in gruppi piuttosto numerosi. Il loro controllo e mantenimento è definito dai testi di legge. Precisamente la legge 281/91 “Tutela del randagismo”, la successiva 33/2009 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione” e la legge regionale n. 15/2016. La maggior parte delle persone non è a conoscenza che per costituire una colonia si parte anche da un solo gatto.

Quali sono le cause per cui il numero dei componenti il gruppo può aumentare così velocemente?

  • La presenza di un gatto femmina che può avere anche 3-4 gravidanze all’anno e partorire sino a 12 micini;
  • La presenza di una persona che porta del nutrimento, creando così il raduno;
  • La mancanza di fattori rischiosi per il gatto stesso.

Innanzitutto, quando si conoscono situazioni di questo tipo fondamentale è diffondere la cultura del “rispetto verso il gruppo felino” che non deve essere maltrattato o messo in situazioni di pericolo. Concetto nemmeno da sottolineare, ma ahimè, i fatti di cronaca che quotidianamente riguardano gli animali lo rendono d’obbligo. Le colonie non devono essere spostate, azione vietata dalla legge, e inoltre la legge 281 stabilisce che privati e associazioni, proprio per tutelarle, possono portare l’animale all’ATS per la sterilizzazione gratuita e per la successiva re-immissione territoriale nel posto dove era stato prelevato.

Questo perché tra i motivi elencati il principale che concorre a generare questi problemi è sicuramente la mancata sterilizzazione dei gatti. Un atto dunque che si rende dovuto per tutelare questi animali da rischi per la loro salute visto che spesso la vita da randagi inizia contro la loro volontà, in quanto vittime di stupidi abbandoni.

La richiesta di censimento ha il via quindi con la sterilizzazione gratuita presso ATS scaricando il modulo dal sito e inviando PEC alla segreteria del Comune dove vive la colonia insieme a copia del documento d’identità del richiedente.

A seguito delle comunicazioni verrà effettuato un sopralluogo dal veterinario che rilascerà un verbale, firmato anche del referente, ed in questo documento sarà indicato il “numero di colonia”.

Questo numero è un codice identificativo che permette di accedere alla fase successiva, ovvero, la prenotazione effettiva della sterilizzazione e la possibilità di chiedere in prestito gli strumenti necessari per la cattura dei gatti più diffidenti, senza ferirli.

Il canile sanitario di Brescia a cui sono destinati i gatti si trova in città, in via Orzinuovi 92. In genere il micio si deve portare alle 8.00 del mattino a digiuno dalla sera precedente e verrà riconsegnato nel pomeriggio. La condotta internazionale vuole che al micio di colonia sterilizzato sia tolta la punta di una delle due orecchie (7mm), rendendo questo segno visivo un distintivo. Per la regione Lombardia, lg 33/2009, il micio una volta ripreso dal canile sanitario deve essere rilasciato nello stesso posto dove è stato catturato. Colui che, in quanto richiedente, ha messo in moto il processo rimarrà il referente per la colonia ma non sarà l’intestatario registrato sul microchip al momento della sterilizzazione. Infatti i dati riportati saranno quelli dell’amministrazione comunale.

Quando l’intera colonia sarà sterilizzata verrà definita tecnicamente come colonia fermata ed il gattaro avrà l’importante compito di controllo della sua salute.

Questo percorso è nei fatti il riconoscimento del valore della vita di questi piccoli animali che meritano rispetto in quanto essere viventi. Perché è così difficile interiorizzare questo per l’uomo? Molta stupidità? Possiamo dire che il concetto di superiorità di specie è l’elemento che più spinge gli essere umani a gestire e controllare le vite di altri, indipendentemente che siano animali o uomini.

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CHI SONO?

Sara Ferrari Sara Ferrari… Laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia come educatore e specializzazione in colloqui clinici ed attività consultoriali presso l’Università Cattolica passando per il corso di perfezionamento in Psicologia Clinica perinatale. La formazione professionale improntata agli studi psico-socio-educativi è stata applicata lavorando in servizi formativi ed educativi, in particolare in centri rivolti a minori per prevenzione del disagio ed alle famiglie per interventi di riduzione dell’abbandono scolastico. Parlo di animali con gli animali. Sono preda di amore folle per forme canine e gattose. Mi propongo di contribuire ad aiutare vite pure che spesso hanno zampe o ali.

PER SEGNALAZIONI, PROPOSTE E SUGGERIMENTI SCRIVETE A: [email protected]

Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 20:43


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