La Centrale del latte di Brescia continua a distribuire ricchezza sul territorio. Non soltanto in termini di qualità dei prodotti, ma anche con utili e dividendi per i soci.
La società controllata al 51,35% dalla Loggia – presieduta da Franco Dusina e diretta da Andrea Bartolozzi (nel Cda ci sono anche Giuseppe Ambrosi, Immacolata Lascialfari, Valter Giacomelli e Greta Soncina), infatti, ha chiuso i conti del 2022 ancora in positivo.
Al 31 dicembre, la Centrale – che dà lavoro a 92 persone – ha fatturato ben 83,2 milioni, contro il 70,5 dell’anno precedente. Crescono anche i costi (da 60,2 milioni a 73,1) legati alle materie prime e all’energia, ma il Mol netto si attesta a 2,6 milioni (3,4 l’anno precedente), con 2 milioni di euro di profitti (2,6 nel 2021), che in buona parte – dopo il voto dell’assemblea dei soci, a fine aprile – entreranno nelle casse del Comune di Brescia.
“E’ stato l’anno più difficile – ha detto Dusina a BsNews – abbiamo lottato giorno per giorno per tenere i conti in ordine, senza far pesare troppo l’aumento dei costi sui consumatori e senza far venir meno il sostegno alle associazioni del territorio. Ce l’abbiamo fatta – ha aggiunto – e ora lavoriamo al 2023, che per fortuna è partito molto bene”.
Per l’anno in corso l’obiettivo è superare i 90 milioni di euro di ricavi.