Tutti (ma proprio tutti) i vini bresciani premiati dalle guide 2023 | 🍷🥂 BARBERA & CHAMPAGNE/41

In questo articolo le denominazioni, le cantine e i vini selezionati dalle principali guide del settore

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I VINI BRESCIANI PREMIATI DALLE GUIDE

di Stefano Bergomi* ([email protected]) – Puntuale come le rondini a primavera oppure il mal di testa dopo aver bevuto il frizzantino della casa, arriva anche il nostro approfondimento rispetto ai vini bresciani premiati dalle guide specializzate.

Dopo le puntate degli anni scorsi (qui i dettagli per il 2022, 2021, 2020), di seguito i dati e le analisi delle guide 2023.

In allegato è riportato anche l’elenco completo di tutti i vini bresciani premiati, qualora qualche lettore voglia trovare spunti per i prossimi acquisti.

Novità

Oltre alle consuete guide già prese in considerazione negli anni precedenti:

  • Gambero rosso, premio 3 bicchieri,
  • Slow wine, premi Top wines e Top wines slow,
  • Doctor wine, punteggio da 95 a 100, 1 e 2 faccini,
  • Vitae di Associazione Italiana Sommelier, premi Gemma e 4 Viti,
  • Oro Veronelli, premio 3 Stelle Oro,

quest’anno l‘indagine è stata allargata anche a:

  • Vini buoni d’Italia, promossa da Touring Club Italiano (si dedica in particolare alla valorizzazione di vini da vitigni autoctoni), premio Golden Star e Corona;
  • Bibenda, promossa da Fondazione Italiana Sommelier, riconoscimenti 5 Grappoli.

Denominazioni

L’en plein per la Franciacorta, l’unica denominazione a conseguire premi in tutte le guide analizzate.

Solidi risultati anche per Lugana e Valtenesi, anche se non in modo generalizzato su tutte le guide. In particolare, la Valtenesi si mette in luce non solo per i chiaretti ma anche per il rosso Groppello 2021 della cantina Sincette, con i 3 bicchieri del Gambero Rosso.

Escluse le bollicine, poca gloria per i fermi di Franciacorta, con soli 2 riconoscimenti per i rossi IGT Sebino di Ca’ del Bosco da parte di Veronelli.

La Valle Camonica si difende con il riesling MAT di cantina Concarena e la novità dell’extra brut di Agricola Vallecamonica, affinato nelle acque del Lago d’Aviolo a 1.930 metri s.l.m.

Grande festa a Capriano del Colle nella cantina Lazzari per i primi 3 bicchieri del Gambero Rosso, non per il marzemino, che ormai spopola anche fuori provincia, ma per il bianco Fausto (100% turbiana), dedicato al fondatore.

Scompaiono dai radar delle premiazioni San Martino della Battaglia e Botticino, che si fermano alla sola menzione di vino quotidiano per Slow Wine con i prodotti rispettivamente delle cantine La Rifra e Francesco Maccaboni.

Vino, denominazioni bresciane premiate, elaborazione Stefano Bergomi

Cantine

Poco cambia rispetto agli anni precedenti nella classifica delle cantine con il maggior numero di premi, appannaggio nelle posizioni di vertice delle maison franciacortine.

Sempre prima Cà del Bosco, che ha conquistato le giurie con l’eleganza delle nuove annate di Annamaria Clementi e Dosage Zerò Noir Vintage Collection.

All’inseguimento della regina, troviamo Mosnel, soprattutto con il suo Parosè, e Uberti, convincente con il Dequinque, riserva con 10 vendemmie unite in metodo solera.

Ai piedi del podio troviamo Guido Berlucchi, Barone Pizzini, Castello Bonomi e Bosio.

Fuori dalla Franciacorta le cantine con maggiori riconoscimenti, 3 a testa, sono Tenuta Roveglia, premiata per il suo lugana riserva Vigne di Catullo e Perla del Garda, con il riconoscimento di Vini Buoni anche per il Lugana Brut Nature millesimato 2019.

Vino, cantine bresciane premiate, elaborazione Stefano Bergomi

Tipologie e dosaggio

Per i vini fermi della Lugana è possibile notare come una parte significativa dei riconoscimenti ottenuti (5 su 14) sia per la tipologia riserva, con affinamento più lungo nel tempo. Due soli i riconoscimenti alla tipologia superiore, mentre il resto sono per vini d’annata.

Per quanto riguarda il Franciacorta, come negli anni passati ampio il ventaglio dei millesimi premiati, comunque in evidenza la 2011, per molti addetti ai lavori l’annata migliore degli ultimi quindici/venti anni.

Oltre il 36% dei vini franciacortini premiati riportava in evidenza nell’etichetta l’indicazione di “riserva”, di questi oltre il 62% è costituito da dosaggio zero mentre quasi il 18% da rosè.

Complessivamente il dosaggio zero caratterizza quasi il 46% dei vini franciacortini premiati, il 21% per gli extrabrut e quasi il 13% per i rosè. Una forte riscoperta dei vini con le bollicine completamente senza zucchero rispetto allo scorso anno, quando a primeggiare era stata la tipologia extrabrut.

Vino, premi per tipologia-dosaggio, elaborazione Stefano Bergomi

SCARICA LA SEGUENTE TABELLA (ELENCO DEI VINI BRESCIANI PREMIATI DALLE GUIDE 2023) IN FORMATO EXCEL

Elenco vini bresciani premiati dalle Guide vini 2023, elaborazione Stefano Bergomi

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