“A Vobarno gli stranieri non arriveranno: non per il gesto violento, ma solo perché al momento non ci sono strutture. La nostra politica di accoglienza non si ferma davanti alla violenza”. A dirlo – secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia on line – è stato il prefetto di Brescia Annunziato Vardè al termine di un incontro con il primo cittadino di Vobarno sul caso che da qualche ora sta facendo discutere tutti i media nazionali.
Nel comune valsabbino, infatti, anonimi si erano introdotti in un hotel destinato a ospitare 35 profughi lanciando due molotov contro il bancone della hall, causando pesanti danni alla struttura. Dure erano state anche le reazioni del mondo politico, tra cui spicca quella del presidente della commissione regionale antimafia Gianantonio Girelli (che ha chiesto una condanna unanime del mondo politico).
Il prefetto, secondo quanto ripotato dal Gdb, ha comunque sottolineato che quello di Vobarno è “un gesto intimidatorio che condanniamo e sul quale intendiamo fare pienamente luce nel più breve tempo possibile”.
I profughi andrebbero mandati lì solo per dimostrare che lo Stato c’è.