Ha ottenuto il regime della semilibertà Chamila Pannamperumage, il sacrestano della chiesa di Santa Maria di Mompiano che nel 2006 uccise e nascose il corpo della giovane Elena Lonati, che si era recata nel santuario per pregare.
Secondo la ricostruzione, il sacretano aveva spintonato la giovane al termine di una banale lite: questa aveva perso i sensi e l’uomo – credendola morta – la infilò in un sacco della spazzatura chiudendolo con diverse passate di naastro adesivo. La 23enne morì quindi per soffocamento e il suo assassino fu condannato a 18 anni e quattro mesi di carcere.
Ora, però, per lui è arrivata la semilibertà. Negli ultimi anni Chamila aveva comunque ottenuto il permesso di recarsi fuori dal carcere per lavorare (in una cooperativa bresciana che si occa di ristorazione). Da oggi, nel suo tempo libero, potrà fare quasi tutto ciò che vuole: l’unico vincolo, infatti, sarà quello di rientrare la notte nella struttura penitenziaria.