Presunti maltrattamenti in asilo, il sindacato Polizia penitenziaria: indignati

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“Alle tre maestre dell’asilo nido di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, dopo i maltrattamenti nei confronti di bambini che pure sono stati accertati perché documentati, nemmeno gli arresti domiciliari ma il più clemente obbligo di firma. Una situazione che indigna profondamente quanti come noi sono stati protagonisti di una campagna e della raccolta di firme in tutto il Paese per l’installazione obbligatoria di telecamere in asili, scuole dell’obbligo, centri di assistenza ad anziani e disabili”.

È il commento – contenuto in un comunicato  del segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo che aggiunge: “A proposito dell’impiego dei servizi di videosorveglianza siamo come sempre alla fase degli annunci. Prima nell’ottobre 2018 fu approvata alla Camera una proposta di legge; più di recente con un emendamento al decreto Sblocca Cantieri ci è stato assicurato che era cosa fatta e adesso dopo i fatti dell’asilo bresciano il Ministro Salvini dice che ‘ci siamo quasi’. Tutto ciò – continua Di Giacomo – mentre la cronaca continua a registrare casi di maltrattamenti mentre gli autori degli stessi non mettono mai piede in carcere e addirittura come in quest’ultimo grave episodio sono ‘graziati’ persino dal solito e diffuso provvedimento di arresti domiciliari”.

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