L’ultimo allarme arriva dalla vicina Cremona, e più precisamente da Castelverde, dove un gruppo di adolescenti – secondo quanto riporta il quotidiano La Provincia – si è sdraiato in mezzo a una strada nel folle intento “giocoso” di evitare le auto di passaggio all’ultimo istante. Su quanto accaduto indagano ora i carabinieri. Ma la certezza è che non si tratta di un caso isolato: le challenge, le sfide, sono una delle passioni preferite degli adolescenti d’oggi e alcune sono ad alto rischio.
Le sfide virtuali – ovviamente riprese coi cellulari e mandate in onda su social come TikTok – sono di centinaia di tipi diversi: si va da quella, che ha coinvolto numerose celebrities, che prevede di sfilare il tappo di una bottiglietta con un calcio (la bottle cup challenge) a “imprese” ancora più stupide come l’infilarsi in un sacco nero dell’immondizia (con la testa di fuori) aspirando tutta l’aria con un aspirapolvere, la vacuum challenge.
Non solo. Sul web si “ammirano” adolescenti che sfidano il soffocamento testando la profondità del proprio cavo orale infilandosi oggetti di qualsiasi tipo (come cetrioli, candele e palloncini), in una chiara evocazione sessuale, oppure giovani che con un accendino bruciano l’aria all’interno di un bicchiere di vetro applicandoselo poi alla gamba e osservando divertiti l’improvviso rigonfiamento. Per non parlare della pericolosa Kylie Jenner Challenge: con cui le ragazzine infilano le labbra nel collo di una bottiglia e succhiano l’aria, gonfiandosi poi le labbra a dismisura, incuranti del rischio di lividi, irritazioni e ferite profonde provocate dall’eccessiva pressione.
Ci sono poi sfide ancora più pericolose, come il famigerato Blue Whale (di cui parlarono per prime le Iene della compianta Nadia Toffa) o quella di Cremona, con la variante di sdraiarsi sui binari evitando all’ultimo il treno di passaggio. Senza dimenticare la cosiddetta pass-out challenge o chocking game, che ha come obiettivo – idiota e, purtroppo, a volte letale – quello di provocare un momentaneo svenimento attarverso la deprivazione di ossigeno.
Un universo di “sfide” che va dal simpatico all’incosciente, che gli adulti non devono giudicare, ma conoscere. E talvolta contrastare con fermezza.