Morte di Alessandro Saramondi, Desenzano in lutto: lunedì i funerali

Il corteo funebre partirà alle 15.40 da via delle Monache, a Calvagese della Riviera, dove Alessandro aveva vissuto con i genitori e il fratello

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Alessandro Saramondi
Alessandro Saramondi

Due comunità sono in lutto. Si terranno lunedì pomeriggio, a Calvagese, i funerali di Alessandro Saramondi, il giovane agente della Polizia locale di Desenzano del Garda che si è tolto tragicamente la vita sparandosi un colpo alla testa con l’arma di ordinanza all’interno degli spogliatoi del commissariato.

FUNERALI DI ALESSANDRO SARAMONDI

Il corteo funebre partirà alle 15.40 da via delle Monache, a Calvagese della Riviera, dove Alessandro aveva vissuto con i genitori e il fratello. Quindi a piedi si raggiungerà la chiesa parrocchiale di Carzago, dove – dalle 16 – si terrà la messa per dare l’ultimo saluto al giovane.

LUTTO CITTADINO A DESENZANO DEL GARDA

Il sindaco di Desenzano del Garda Guido Malinverno – colui che ha dato la notizia della morte ai genitori – ha proclamato per lunedì il lutto cittadino, con la bandiera a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici comunali. Nelle ultime ore, inoltre, anche gli uffici della Polizia locale di via Carducci – dove si è consumata la tragedia – sono rimasti chiusi per lutto.

CHI ERA L’AGENTE DELLA POLIZIA LOCALE DI DESENZANO CHE SI E’ UCCISO?

Nelle scorse ore sono stati in molti a porsi questa domanda e a porla ai motori di ricerca. Alessandro Saramondi, infatti, aveva una fitta rete di relazioni ed era piuttosto conosciuto nel Bresciano. Alessandro aveva 40 anni (era nato il 3 aprile 1978) e da ben 18 era in servizio alla municipale di Desenzano del Garda. Inoltre si era impegnato attivamente per fondare l’associazione Polis Aperta, che raccoglie appartenenti alle forze armate in tutta Italia di orientamento omosessuale (non a caso, per la morte di Saramondi, sono arrivate manifestazion di cordoglio dalle comunità Lgbt di tutta Europa). Aveva diverse passioni, tra cui il pianoforte. Si è tolto la vita per ragioni personali che non sono note. Non è chiaro se abbia lasciato un biglietto, ma sull’accaduto non ci sono dubbi: la magistratura non ha aperto alcunna inchiesta e non c’è stato bisogno  di eseguire l’autopsia.

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