Coregoni del Garda su Striscia la notizia, il Wwf puntualizza

Ha scatenato polemiche il servizio di Striscia la notizia, andato in onda su Canale 5, riguardante la pesca di frodo nel lago di Garda

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Ha scatenato polemiche il servizio di Striscia la notizia, andato in onda su Canale 5, riguardante la pesca di frodo nel lago di Garda, un problema che affligge anche altri laghi e per cui si auspicano sempre maggiori controlli.

La sezione del Wwf di Brescia e Bergamo ringrazia in una nota pubblicata su Facebook (e ripresa anche da Bresciaoggi) l’inviato Edoardo Stoppa, ma sente la necessità di fare alcune precisazioni.

LE PRECISAZIONI DEL WWF

«Sappiamo bene – scrive l’associazione – che distinguere un fringuello da un gheppio è per molti cosa banale, meno lo è conoscere la differenza tra un persico e un luccio. Figuriamoci poi tra un coregone e un carpione. Al di là dell’aspetto poi bisognerebbe valutare la valenza ambientale per la tutela della biodiversità e della fauna autoctona. Le specie originarie di un ambiente, quelle autoctone appunto, sono indice di un ecosistema sano, che però troppo spesso viene alterato dall’immissione di specie non originarie che fanno saltare l’equilibrio. Da qui la proliferazione incontrollata dei nuovi venuti con il conseguente soccombere delle popolazioni autoctone. Per fare qualche esempio: la diffusione dello scoiattolo grigio, della dressena polimorfa, del gambero della Louisiana. L’introduzione di queste specie sono da imputarsi a scellerate azioni, volontarie o meno che siano. Immaginate ora che l’immissione di specie NON autoctona sia autorizzata e fortemente voluta dalle stesse istituzioni. Un’immissione di milioni di esemplari sbandierata come un ripopolamento necessario e imprescindibile per la buona salute del lago di Garda, e per la sua economia.»

«Il Coregone – chiarisce la nota – è specie NON autoctona e non è una specie in via di estinzione, mentre il Carpione si. Il Carpione del Garda, specie endemica, quindi presente solo qui e in nessun’altra parte del mondo, è iscritto nelle liste IUCN con rischio critico di estinzione, a un passo dall’estinzione in natura. Un pesce esigente, che ha bisogno di acque pulite e ossigenate, letti di frega con ghiaia fresca e senza sedimento, difficile da riprodurre in cattività, e che entra in competizione alimentare con il Coregone»

Per sezione bresciana e bergamasca del Wwf, «immettere una specie dannosa a scapito del tesoro che è il Carpione, cantato nelle liriche per la sua bontà e che rischia di diventare solo leggenda, risponde solo a leggi di mercato perché banalmente è più semplice trovare un sostituto piuttosto che lavorare sul ripristino delle condizioni ecologiche favorevoli per la salvaguardia del pesce, e di conseguenza di tutto il lago» .

Le nostre richieste – scrivono i membri dell’associazione che si dicono anche disponibili ad approfondire il tema – sono chiare e sempre le stesse:
-rispetto delle direttive europee che tutelano la fauna autoctona vietando l’immissione di specie che non lo sono
-ripristino delle condizioni ambientali del lago di Garda
-tutela ambientale propriamente detta scevra da interessi diversi

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