Immigrati e nuovi italiani, è scontro tra Balotelli e Salvini

Entrambi predilogono l'attacco. Entrambi fanno discutere e dividono. Ma hanno ruoli completamente diversi. E' scontro a suon di dichiarazioni fra il neoministro leghista Matteo Salvini e l'attaccante della nazionale italiana (bresciano Doc) Mario Balotelli

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Balotelli contro Salvini
Balotelli contro Salvini

Entrambi predilogono l’attacco. Entrambi fanno discutere e dividono. Ma hanno ruoli completamente diversi. E’ scontro a suon di dichiarazioni fra il neoministro leghista Matteo Salvini e l’attaccante della nazionale italiana Mario Balotelli.

Ad aprire il dibattito è stato il calciatore di origine bresciana, sempre al centro delle polemiche per la sua vita fuori dal campo da calcio. Dopo aver criticato duramente Iwobi, primo senatore nero eletto con la Lega, infatti il 27enne – in un’intervista – ha chiesto che venga rivista la legge sull’immigrazione attuale: la stessa legge che gli ha impedito di giocare con la Nazionale italiana fino ai 18 anni (quando ha ottenuto la cittadinanza) nononostante fosse nato in Italia, dove ha vissuto e studiato, acquisendo anche la caratteristica parlata bresciana.

Alle dichiarazioni di Super Mario ha risposto però il vicepremier,che dopo una iniziale simpatia per Balotelli ha decisamente cambiato atteggiamento. Salvini – via Facebook – ha commentato la richiesta in maniera provocatoria: “Caro Mario, lo IUS SOLI non è priorità mia, né degli italiani. Buon lavoro e divertiti, dietro al pallone”. E l’Italia – terra di tifosi nel calcio, nella politica e in tutte le questioni – si è subito divisa a metà, tra coloro che sostengono la richiesta di Balotelli e quelli che di concedere la cittadinanza a chi è nato in Italia da genitori stranieri proprio non ne vogliono sapere.

Difficile che lo scontro arrivi in Parlamento, dove la maggioranza Lega-M5S ha le idee chiare sul punto. Ma negli stadi e nei bar il dibattito è in corso. Balotelli, infatti, è uno dei possibili capitani della nuova nazionale targata Roberto Mancini: “Farmi fare il capitano della Nazionale potrebbe essere un bel segno, soprattutto per gli immigrati africani che vivono in Italia”, ha commentato. “In passato non mi è sembrato una persona umile”, ha replicato Salvini. E ancora una volta il calcio si dimostra uno dei principali “luoghi” di “elaborazione politica” in Italia.

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