Manuela Bailo, è stato un delitto premeditato? I dubbi

Gli investigatori sembrano orientati sull'ipotesi che il 48enne di Ospitaletto abbia programmato il delitto, ma qualcosa ancora non torna

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L'immagine di Manuela Bailo, con un fiore e un fiocco rosso contro i femminicidi, sulla finestra della sede Uil di via Vantini, a Brescia
L'immagine di Manuela Bailo, con un fiore e un fiocco rosso contro i femminicidi, sulla finestra della sede Uil di via Vantini, a Brescia

Continua a non convincere gli investigatori e la Procura la versione fornita da Fabrizio Pasini sulla morte di Manuela Bailo. Secondo il 48enne di Ospitaletto, la ex collega è morta cadendo dalle scale al culmine di una lite e ha battuto la testa. Ma dagli accertamenti medici sarebbe emerso che Manuela non è deceduta per la ferita al capo, bensì a causa di un taglio alla carotide. Anche il movente (la banale discussione per un tatuaggio) non sembra convincere gli investigatori, tanto più alla luce del fatto che dopo la scomparsa di Manuela Bailo Pasini ha inanellato bugie su bugie, facendo di tutto per sviare le ricerche.

Alla luce degli elementi emersi – in attesa di trovare il coltello che sarebbe stato utilizzato per il delitto, la maglietta di Pasini e i cellulari di Manuelachi indaga non sembra ad oggi escludere la pista del delitto premeditato.

MANUELA BAILO, DELITTO PREMEDITATO?

La freddezza con cui Pasini ha eseguito l’omicidio e altri elementi – secondo diverse fonti – starebbero portando la Procura a ipotizzare che la morte di Manuela non solo sia stata voluta (in un attimo di follia) da Pasini, ma addirittura programmata.

In questa ipotesi, però, resterebbero ancora da chiarire alcuni elementi, come i diversi sopralluoghi nella zona in cui è stato nascosto il cadavere (ad Azzanello). Ma anche la visita al Pronto soccorso che il 48enne ha fatto nella notte dell’omicidio – dalle 2 alle 4 – proprio con Manuela, spiegando ai medici di essersi ferito alle costole inciampando in casa, lascia qualche dubbio. Ovviamente tale passaggio ha lasciato tracce scritte nei registri ed è difficile abbinarlo con un delitto programmato. Perché Pasini, dunque, si è recato al Pronto soccorso proprio con Manuela quella notte? E’ vera la sua versione? L’ha fatto per costituirsi un alibi con la moglie, che pare lo stesse cercando con insistenza? Oppure perché qualcosa ha sconvolto i suoi piani?

Probabilmente le forze dell’ordine hanno qualche elemento in più sul punto, di cui i giornali non sono ancora a conoscenza. Al momento l’unica certezza è che Pasini è in carcere con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

OMICIDIO PRETERINTENZIONALE O VOLONTARIO? COSA PREVEDE LA LEGGE

Manuela Bailo è stata uccisa per sbaglio oppure si è trattato di un gesto deliberato? Una questione non da poco. Nel primo caso, infatti, la punizione prevista dalla legge va dai 10 ai 18 anni di carcere, anche se nel delitto Bailo ci potrebbero essere comunque numerose aggravanti: l’occultamento di cadavere, ma anche la condotta che ha portato alla successiva morte della 35enne se si dimostrasse che non è morta sul colpo. L’omicidio volontario è punito invece con un minimo di 21 anni. Ma nel caso di aggravanti come la crudeltà o la premeditazione i giudici possono applicare l’ergastolo. Pena che prevede comunque la possibilità della libertà condizionale per buona condotta dopo 26 anni.

LA RICOSTRUZIONE DEL GIALLO DI MANUELA BAILO

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